martedì 5 gennaio 2016

Un'avventura di guerra dei Lancieri Vercelli sul campo di battaglia

Mentre la città di Vercelli continua la sua vita con alti e bassi, la guerra continua a infiammare il fronte alpino, coinvolgendo anche i soldati provenienti dal territorio vercellese. Giungono quindi dal fronte le notizie delle imprese dei soldati  vercellesi; una di queste è sul reggimento Lancieri Vercelli: «il bel reggimento di cavalleria, ospite nostro sin dalla sua fondazione, aveva giurato, partendo, di far onore al nome che porta, già glorioso nei fasti del patriottismo e del valore» (La Sesia 23 novembre ’15). Il reggimento, naturalmente, si era trovato in difficoltà a combattere sulle vette delle Alpi, visto che il territorio non era per niente favorevole alle loro azioni militari. Nonostante questo, racconta La Sesia, il reggimento dei Lancieri Vercelli riescono a farsi valere tanto da ricevere l’encomio nell’ordine del giorno del comandante di Divisione

Cavalleria in marcia (fonte www.14-18.it)
Racconta La Sesia: «Una Sezione mitragliatrici dei Lancieri Vercelli era stata aggregata ad una Divisione di fanteria, ed il 23 ottobre, dopo che le fanterie, avevano occupata una trincea nemica, la Sezione stessa fu mandata a rinforzo del riparto di fanteria che teneva la trincea. Verso sera gli austriaci eseguirono un violento bombardamento sulle posizioni conquistate nel giorno dai nostri e specialmente sulla accennata trincea. Una granata nemica scoppiò in pieno nella trincea, fra le due mitragliatrici della Sezione, rendendo inservibili le due armi». A seguito di questa azione, finirono uccisi i sergenti Armando Barchietto (ucciso dallo scoppio di una granata mentre esplorava volontariamente il terreno vicino a un’altra trincea insistentemente colpita dal fuoco nemico) e Natale

Manzini e il caporale Leopoldo Ferri; in più rimasero feriti diversi altri soldati, tra cui il caporale Mario Donna che, nonostante una ferita grave a un fianco, era rimasto vicino alla sua mitragliatrice e non si erano allontanato fino all'ordine del suo comandante. Il Caporale Donna e il Sergente Barchietto furono proposti per una ricompensa al valore.

Cavalleria in azione a Gorizia (fonte www.14-18.it)
Nonostante la perdita delle due mitragliatrici a seguito dell’azione degli austriaci, il reggimento dei Lancieri Vercelli non si ritira, ma anzi continua a difendere la posizione con fermezza nonostante sia «sotto il fuoco nemico, fino a che le venne ordinato dai superiori di ritirarsi. Il generale comandante la Divisione a cui fu aggregata la Sezione, che la vide alla prova in più occasioni, quasi sempre in prima linea, incurante di disagi e fatiche, non solamente ne lodò il brillante contegno, augurando di averla sempre alle sue dipendenze, ma la citò all’ordine del giorno insieme alle altre truppe con essa combattenti. Ai lancieri della eroica Sezione, onore; onore sovra tutto ai prodi caduti, che tennero alto il nome di Vercelli col sacrificio della loro vita, ed auguri di sollecita guarigione ai prodi feriti».  

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