Mentre la città di Vercelli continua la sua vita con alti e bassi,
la guerra continua a infiammare il fronte alpino, coinvolgendo anche i soldati
provenienti dal territorio vercellese. Giungono quindi dal fronte le notizie
delle imprese dei soldati vercellesi; una di queste è sul reggimento
Lancieri Vercelli: «il bel reggimento di cavalleria, ospite nostro sin dalla
sua fondazione, aveva giurato, partendo, di far onore al nome che porta,
già glorioso nei fasti del patriottismo e del valore» (La Sesia 23 novembre ’15). Il reggimento, naturalmente, si era
trovato in difficoltà a combattere sulle vette delle Alpi, visto che il territorio
non era per niente favorevole alle loro azioni militari. Nonostante questo,
racconta La Sesia, il reggimento dei
Lancieri Vercelli riescono a farsi valere tanto da ricevere l’encomio nell’ordine
del giorno del comandante di Divisione
Cavalleria in marcia (fonte www.14-18.it) |
Racconta La Sesia: «Una
Sezione mitragliatrici dei Lancieri Vercelli era stata aggregata ad una
Divisione di fanteria, ed il 23 ottobre, dopo che le fanterie, avevano occupata
una trincea nemica, la Sezione stessa fu mandata a rinforzo del riparto di
fanteria che teneva la trincea. Verso sera gli austriaci eseguirono un violento
bombardamento sulle posizioni conquistate nel giorno dai nostri e specialmente
sulla accennata trincea. Una granata nemica scoppiò in pieno nella trincea, fra
le due mitragliatrici della Sezione, rendendo inservibili le due armi». A
seguito di questa azione, finirono uccisi i sergenti Armando Barchietto (ucciso
dallo scoppio di una granata mentre esplorava volontariamente il terreno vicino
a un’altra trincea insistentemente colpita dal fuoco nemico) e Natale
Manzini e il caporale Leopoldo Ferri; in più rimasero feriti diversi altri soldati, tra cui il caporale Mario Donna che, nonostante una ferita grave a un fianco, era rimasto vicino alla sua mitragliatrice e non si erano allontanato fino all'ordine del suo comandante. Il Caporale Donna e il Sergente Barchietto furono proposti per una ricompensa al valore.
Cavalleria in azione a Gorizia (fonte www.14-18.it) |
Nonostante la perdita delle due mitragliatrici a seguito dell’azione
degli austriaci, il reggimento dei Lancieri Vercelli non si ritira, ma anzi
continua a difendere la posizione con fermezza nonostante sia «sotto il fuoco
nemico, fino a che le venne ordinato dai superiori di ritirarsi. Il generale
comandante la Divisione a cui fu aggregata la Sezione, che la vide alla prova
in più occasioni, quasi sempre in prima linea, incurante di disagi e fatiche,
non solamente ne lodò il brillante contegno, augurando di averla sempre alle
sue dipendenze, ma la citò all’ordine del giorno insieme alle altre truppe con
essa combattenti. Ai lancieri della eroica Sezione, onore; onore sovra tutto ai
prodi caduti, che tennero alto il nome di Vercelli col sacrificio della loro
vita, ed auguri di sollecita guarigione ai prodi feriti».
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