Con l’avvicinarsi dell’inverno sono
diverse le questioni che iniziano a farsi pressanti in città, soprattutto con
la guerra ancora in corso. «Il pane caro – descrive il giornale socialista La Risaia - la polenta cara, la salacca
e il merluzzo cari, la legna e il carbone cari; dall'altra parte le risorse
assai scarse per la mancanza delle braccia più valide al lavoro. Ecco il
bilancio preventivo delle famiglie povere, specialmente dei paesi di campagna,
che hanno i loro congiunti sotto le armi» (La
Risaia, 13 novembre ’15). Questi problemi che assillano la popolazione
trovano un minimo di conforto dai sussidi che giungono in parte dal governo e
da quelli dei comitati civili, che comunque non sono sufficienti. Per questo, per
quanto riguarda alcuni provvedimenti, entrano in gioco anche altre istituzioni.
Questo è il caso della Cassa di Risparmio vercellese, che interviene per
aiutare le famiglie con gli approvvigionamenti di carbone.
L'onorevole Modesto Cugnolio |
Il Carbone e il suo reperimento, necessario per
riscaldare le case in vista dell’inverno, con l’avanzare dei giorni sta
diventando sempre più un problema, specialmente per le famiglie più povere che
non possono permettersi di pagare tanto per questo. La questione viene
sollevata in consiglio comunale dai socialisti, che alla fine di ottobre
riescono a fermare un provvedimento preso dalla Commissione dell’officina Gas,
che aveva deciso di interrompere la vendita diretta del carbone al piccolo
consumatore mantenendo solo quella all'ingrosso. Ottenuta questa revisione i
socialisti, guidati dall'onorevole Cugnolio, continuano a far pressione sulla
Giunta affinché arrivi a una soluzione. Alla fine a fornire una soluzione è la
Cassa di Risparmio. «Questo istituto solito a distribuire in beneficenza una
rilevante parte dei suoi utili, ha voluto anticipare la sua beneficenza
stanziando per l’agitata questione della provvista del carbone lire 16.000» (La Risaia, 13 novembre ’15). In questo modo, la Cassa di Risparmio: «e
venuta nel lodevole venendo in soccorso alle famiglie più povere della città
per la provvista del carbone coke, onde facilitarne loro l’acquisto mediante
una considerevole riduzione dei prezzi» (La
Sesia, 9 novembre ’15).
Il sindaco Piero Lucca |
In cosa consiste questo provvedimento
preso dalla Cassa di Risparmio? «La Cassa emetterà quattromila buoni da
distribuire mille per mese nei quattro mesi più rigidi dell’inverno; ciascun buono varrà per un quintale, da acquistarsi anche a miriagrammi, che sarà dall'acquirente pagato quattro lire meno del prezzo della giornata, perché le quattro
lire saranno rimborsate dalla Cassa di Risparmio all'Officina del gas,
fornitrice del carbone». A decidere i beneficiari di questo provvedimento
saranno i membri di una commissione creata ad hoc dal Comune: «una Commissione
di quattro membri, due della maggioranza e due della minoranza, la quale saprà
trovare il modo della giusta distribuzione dei tagliandi coi quali si potrà
acquistare il carbone a quattro lire meno del prezzo della giornata. (…) Il
carbone a prezzo ridotto verrà distribuito prima di tutto alle famiglie dei
richiamati bisognose, poi alle vedove ed ai vecchi inabili al lavoro. La
commissione non potrà disporre per più di mille quintali al mese. Può tuttavia
accadere che stretto dalle circostanze il comune debba provvedere i fondi per
completare questo servizio del carbone e forsanche per istituirne altri
necessari per combattere il caro viveri come fu già fatto in altre città» (La Risaia, 13 novembre ’15).
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