martedì 15 dicembre 2015

Vercelli affronta il problema dell'approvvigionamento del carbone


Con l’avvicinarsi dell’inverno sono diverse le questioni che iniziano a farsi pressanti in città, soprattutto con la guerra ancora in corso. «Il pane caro – descrive il giornale socialista La Risaia - la polenta cara, la salacca e il merluzzo cari, la legna e il carbone cari; dall'altra parte le risorse assai scarse per la mancanza delle braccia più valide al lavoro. Ecco il bilancio preventivo delle famiglie povere, specialmente dei paesi di campagna, che hanno i loro congiunti sotto le armi» (La Risaia, 13 novembre ’15). Questi problemi che assillano la popolazione trovano un minimo di conforto dai sussidi che giungono in parte dal governo e da quelli dei comitati civili, che comunque non sono sufficienti. Per questo, per quanto riguarda alcuni provvedimenti, entrano in gioco anche altre istituzioni. Questo è il caso della Cassa di Risparmio vercellese, che interviene per aiutare le famiglie con gli approvvigionamenti di carbone.

L'onorevole Modesto Cugnolio
Il Carbone e il suo reperimento, necessario per riscaldare le case in vista dell’inverno, con l’avanzare dei giorni sta diventando sempre più un problema, specialmente per le famiglie più povere che non possono permettersi di pagare tanto per questo. La questione viene sollevata in consiglio comunale dai socialisti, che alla fine di ottobre riescono a fermare un provvedimento preso dalla Commissione dell’officina Gas, che aveva deciso di interrompere la vendita diretta del carbone al piccolo consumatore mantenendo solo quella all'ingrosso. Ottenuta questa revisione i socialisti, guidati dall'onorevole Cugnolio, continuano a far pressione sulla Giunta affinché arrivi a una soluzione. Alla fine a fornire una soluzione è la Cassa di Risparmio. «Questo istituto solito a distribuire in beneficenza una rilevante parte dei suoi utili, ha voluto anticipare la sua beneficenza stanziando per l’agitata questione della provvista del carbone lire 16.000» (La Risaia, 13 novembre ’15).  In questo modo, la Cassa di Risparmio: «e venuta nel lodevole venendo in soccorso alle famiglie più povere della città per la provvista del carbone coke, onde facilitarne loro l’acquisto mediante una considerevole riduzione dei prezzi» (La Sesia, 9 novembre ’15).


Il sindaco Piero Lucca
In cosa consiste questo provvedimento preso dalla Cassa di Risparmio? «La Cassa emetterà quattromila buoni da distribuire mille per mese nei quattro mesi più rigidi dell’inverno; ciascun buono varrà per un quintale, da acquistarsi anche a miriagrammi, che sarà dall'acquirente pagato quattro lire meno del prezzo della giornata, perché le quattro lire saranno rimborsate dalla Cassa di Risparmio all'Officina del gas, fornitrice del carbone». A decidere i beneficiari di questo provvedimento saranno i membri di una commissione creata ad hoc dal Comune: «una Commissione di quattro membri, due della maggioranza e due della minoranza, la quale saprà trovare il modo della giusta distribuzione dei tagliandi coi quali si potrà acquistare il carbone a quattro lire meno del prezzo della giornata. (…) Il carbone a prezzo ridotto verrà distribuito prima di tutto alle famiglie dei richiamati bisognose, poi alle vedove ed ai vecchi inabili al lavoro. La commissione non potrà disporre per più di mille quintali al mese. Può tuttavia accadere che stretto dalle circostanze il comune debba provvedere i fondi per completare questo servizio del carbone e forsanche per istituirne altri necessari per combattere il caro viveri come fu già fatto in altre città» (La Risaia, 13 novembre ’15).  

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