venerdì 18 dicembre 2015

Invito alla fine del localismo



All’inizio di giugno l’amministrazione comunale di Biella invitò tutti i rappresentati politici locali a fare del Comitato circondariale un vero e proprio organo di aiuto ai soldati che rappresentasse il Biellese intero, ponendo fine a vani campanilismi, nell’ora in cui era necessario “diventar tutti uguali in quest’ora storica, tutti italiani”. Scopo di questo comitato era la raccolta di fondi, abiti, vettovaglie e altri generi di conforto da inviare ai soldati al fronte; tutti, in particolar modo i più abbienti, erano invitati a donare qualcosa, proprio per venir incontro alla povertà delle zone di campagna, dalle quali proveniva la maggior parte dei soldati reclutati (il 12%, contro il 6% dei paesi industriali ed il 3% di Biella). Gli stessi amministratori dissero: “specialmente le città  ed i paesi industriali, che meno danno nel sacrificio delle persone, più debbono dare nel sacrificio finanziario […]: chi ha un vicino povero che non può sostenere le spese, mandi a nome di lui…Il soldato si convincerà che vi è chi pensa a lui e combatterà con islancio, sarà un buon soldato.”

da il Biellese del 23 giugno 2015

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